L’ATLETICA IN PILLOLE

Le categorie nell’atletica leggera sono suddivise per fasce di età e sono le seguenti:
- esordienti f/m 5 – da 5 a 7 anni compresi;
- esordienti f/m 8 – da 8 a 9 anni compresi;
- esordienti f/m 10 – da 10 a 11 anni compresi;
- ragazzi f/m – da 12 a 13 anni compresi;
- cadetti f/m – da 14 a 15 anni compresi;
- allievi f/m – da 16 a 17 anni compresi;
- juniores f/m – da 18 a 19 anni compresi;
- Promesse f/m – da 20 a 22 anni compresi;
- Seniores f/m – da 23 anni e oltre;
- Amatori f/m – da 23 a 34 anni compresi;
- SM35 f/m – da 35 a 40 anni compresi;
- SM40…
- così via di 5 in 5.

La distanza da percorrere in una maratona è pari a 42,195 Km. La maratona olimpica del 1908, svolta a Londra, doveva originariamente partire dal Castello di Windsor e finire allo Stadio Olimpico, con un percorso di 26 miglia esatte (pari a circa 41,843 chilometri) a cui gli organizzatori aggiunsero 385 iarde (ossia circa 352 metri), in modo da porre la linea di arrivo davanti al palco reale. La distanza risultante fu in tal modo di 42,195 chilometri.

Nella corsa ad ostacoli gli ostacoli sono 10 per ogni concorrente ed hanno un’altezza di 1,067 (metri), pari a 3 piedi e 6 pollici nel sistema di misura anglosassone (nelle categorie cadetti – allievi – juniores le altezze sono rispettivamente 0,84 m – 0,912 m e 1,000 m).

I 110 metri ostacoli sono una specialità esclusivamente maschile dell’atletica leggera; fa parte del programma olimpico sin dalla prima edizione del 1896.

Nella specialità dei 3000 siepi gli atleti devono percorrere 3000 m in pista saltando 35 ostacoli alti 91 centimetri (76 per le donne), di cui 28 normali e 7 con l’acqua: 5 per ognuno dei 7,5 giri da 400 m da effettuare.

Il record mondiale maschile nel lancio del giavellotto apparitene a Jan Zelezny (m 98,48), stabilito a Jena (Germania) il 25 maggio 1996.

Nella disciplina del salto triplo i tre appoggi progressivi sono effettuati poggiando lo stesso piede nei primi due salti (hop – step) e staccando l’ultimo salto (jump) con l’altro piede.

Il 12 settembre 1979 alle Universiadi di Città del Messico, Pietro Mennea stabiliva il primato mondiale sui 200 metri piani con il tempo di 19″72. Superato solo il 23.06.1996 (circa 17 anni dopo) attualmente rimane record europeo imbattuto. Il record mondiale sui 200 m dal 20.08.2009 appartiene al Giamaicano Usain Bolt con il tempo di 19’19. Il record mondiale stabilito da Mennea è comunque il più longevo di tutti i tempi.

Nel salto in alto, lo stile Fosbury, o semplicemente Fosbury, è una tecnica utilizzata nel salto in alto, che si differenzia dalle precedenti per il fatto che l’atleta esegue il salto con la schiena rivolta verso l’asticella.

La tecnica Fosbury fu inventata da Dick Fosbury, che vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1968 saltando 2,24 metri.

Il record mondiale maschile sui 100 metri piani appartiene al giamaicano Usain Bolt con il tempo di 9″58 (dieci metri in meno di un secondo), stabilito ai campionati del mondo di Berlino 2009. Il record femminile spetta invece alla statunitense Florence Griffith-Joyner con 10″49, tempo fatto registrare ai trials del 1988

Si ha falsa partenza quando un atleta si muove prima di 0,100 secondi dallo sparo. Il tempo è registrato da rilevatori posizionati dietro i blocchi di partenza che individuano il momento in cui l’atleta solleva il peso dai blocchi.

Nel salto in alto l’atleta ha un minuto per iniziare il salto dal momento in cui viene chiamato.

Nel lancio del giavellotto la rincorsa viene suddivisa in due fasi successive e non interrotte tra loro: fase ciclica (rincorsa frontale) e fase aciclica (rincorsa laterale) ove lo spostamento dell’atleta avviene lateralmente mediante la tipica corsa incrociata.

Gli 800 metri piani sono una specialità dell’atletica leggera in cui gli atleti devono percorrere due giri di pista. Fanno parte del programma olimpico sin dalla prima edizione dei Giochi del 1896. La partenza avviene in corsia (con quelle centrali assegnate agli atleti con i migliori tempi d’iscrizione). I primi cento metri di questa prova sono corsi non uscendo dalle rispettive corsie; in questa prima fase, se un atleta oltrepassa le proprie linee di confine, è passibile di squalifica. Al limite dei 120 metri iniziali, degli appositi segnalatori indicano la possibilità di uscire dalle rispettive corsie. Fino all’arrivo, tutti gli atleti tenderanno a portarsi vicino al bordo interno della pista, in gergo “mettersi alla corda” per poter effettuare la minore distanza possibile.

La partenza dai blocchi si utilizza nelle seguenti gare:
- 100 m. piani maschili e femminili;
- 100 m. ostacoli femminili;
- 110 m. ostacoli maschili;
- 200 m. piani maschili e femminili;
- 400 m. piani maschili e femminili;
- staffetta 4 x 100 m. maschili e femminili, primo frazionista;
- staffetta 4 x 400 m. maschili e femminili, primo frazionista.

Il mezzofondo è un termine con il quale si indicano, in varie discipline sportive, le competizioni che si svolgono su una certa distanza, usualmente di lunghezza superiore alle gare cosiddette veloci, ma inferiore a quelle tipiche del fondo. Nell’atletica leggera si distinguono solitamente il mezzofondo veloce (800 m, 1.500 m, miglio), il mezzofondo puro (3.000 m, 3.000 m siepi) e il mezzofondo prolungato (5.000 m, 10.000 m).

La distanza della pista di atletica è di 400 metri ed è misurata a 20 cm dalla corda interna.

La distanza metrica di una pista olimpica per l’atletica leggera è derivata dalle 440 yard (402,34 m), che costituiscono la quarta parte del miglio inglese. Fu appunto il quarter mile la distanza scelta dagli inglesi come lunghezza standard per le loro piste di atletica. Dal 1928 in poi le piste olimpiche sono diventate ufficialmente di 400 metri.

In atletica leggera alcune prestazioni cronometriche ottenute nelle gare di velocità, o misure ottenute nei salti in estensione (salto in lungo e salto triplo), non vengono omologate dalle varie federazioni sportive, se ottenute con vento superiore ai 2 m/s, cosiddetto vento favorevole (in lingua inglese wind assistance).

L’atletica leggera può essere riassunta in tre parole: correre, saltare, lanciare.

Nelle gare di staffetta è il testimone ad essere cronometrato non gli atleti.